Una delle cose più difficili da eliminare, almeno per me è la faccenda del “ricatto” nell’educazione: “fai questo oppure non mangi quello” “mangia questo altrimenti non andremo lì”…ci sono buone pratiche o anche linguaggi che possono aiutare a superare questa schema abitudinario? E’ un comportamento davvero sbagliato o ci sono casi in cui è possibile utilizzarlo?
Grazie a chi risponderà.
Salve , è sbagliato trattare una situazione, come ad esempio mangiare, ponendo una punizione se suo figlio non lo vuole fare o fa capricci. Mi spiego, partiamo dal presupposto che i figli fanno capricci e non ubbidiscono perché vogliono vedere fino che punto il genitore arriva prima di arrabbiarsi (,classico esempio quando ti guardano con quello sguardo di sfida ad un tuo “non si fa”) , è parte della crescita e lo è stata per ognuno di noi. Quando un figlio non vuole mangiare, non deve poi farlo perché altrimenti verrà punito, ma spiegate che deve farlo perché è giusto che lo faccia, perché gli fa bene mangiare e se non mangia poi non cresce e non diventerà forte come il papà o come la mamma. Ovviamente è una mia opinione, insomma i figli devono agire in un certo modo perché, semplicemente, è giusto farlo e non perché altrimenti non può giocare con la Playstation o cose simili. Ritroviamo lo stesso principio delle leggi : i reati sono tali perché c’è una legge che lo vieta, se si infrange si paga una multa o si va in galera (e come ben si sa dai tanti fatti di cronaca, vengono commessi reati di ogni genere) , invece “fare la cosa giusta nel rispetto degli altri” ,dovrebbe essere l’unica regola. Ma questa è una mia modesta opinione e spero di averla aiutata. Non sono un educatrice professionale ma ho seguito un percorso di studi inerenti al servizio sociale e infanzia. Buona serata